Illustrazioni in testata da "I libri gialli" Mondadori (n.208, anno 1939, ill. di Abbey), "il Giallo Mondadori", (nn. 2224, 2271, 2450, tutte di Prieto Muriana).
In basso a destra copertina del n.61 dei "Gialli Garzanti", di Fulvio Bianconi.

Testi di Elisabetta Camerlo

Introduzione

 "Qualche cosa che la critica non ha ancora visto, un mondo letterario nuovo, i segni della letteratura del XX secolo.  Le cose vi hanno una parte maggiore degli uomini; l'amore cede il posto alla deduzione e ad altre fonti di idee, di frasi, d'interesse; la base del romanzo è trasportata dal cuore alla testa e dalla passione alle idee, dal dramma alla soluzione". (Annotazioni su Edgar Allan Poe nel J ournal dei fratelli De Goncourt, in data luglio 1856).

Raccolgo in queste pagine alcuni scritti sul "giallo" prodotti a partire dal 1987. Alcuni sono inediti, altri sono rielaborazioni di testi pubblicati in svariate occasioni, precisate di volta in volta.  

Il giallo del numero uno (ovvero il numero uno del giallo)

Su una bancarella di libri usati l'acquirente sprovveduto potrebbe anche vederlo senza riconoscerlo, perché non riporta alcuna numerazione e la grafica è ancora incerta, spigolosa.
 Di fatto Mondadori pubblica nel 1929 quattro titoli, che vengono messi in vendita contemporaneamente come "I Libri Gialli": La strana morte del signor Benson di S.S. Van Dine, L'uomo dai due volti di E.Wallace, Il club dei suicidi di R.L. Stevenson e Il mistero delle due cugine di A.K. Green.  L'operazione, preceduta da un notevole battage pubblicitario, ha tutta l'aria di esperimento fatto per saggiare le reazioni del pubblico, con una scelta di autori variegata che raggruppa i due esponenti del giallo enigma degli anni Venti (Van Dine e Green) con uno scrittore tradizionalmente considerato "alto" come Stevenson, e uno, al contrario, di largo consumo come Wallace. L'esperimento ha risultati ben al di sopra delle aspettative dell'editore, tanto che, vedendola in prospettiva, l'azione di Mondadori appare come una nominatio che creando il nome dà vita anche all'oggetto: un genere letterario del tutto nuovo (almeno per la percezione del lettore italiano).
Segue una pausa di parecchi mesi, durante i quali probabilmente Mondadori mette a punto il nuovo catalogo e soprattutto la grafica. Vediamo infatti che la copertina gialla dei primi volumi
è decorata da una illustrazione racchiusa in un esagono, mentre nei numeri seguenti (fine 1930) compare già il cerchio filettato di rosso  "che, con l'aggiunta di qualche trascurabile dettaglio, costituisce ancora oggi l'inconfondibile marchio di fabbrica delle collane poliziesche di Mondadori"  (Rambelli, cfr. sotto). Inoltre viene sostituito l'illustratore originario, Alberto Bianchi, con l'inglese Abbey e nella veste definitiva le immagini sono stampate su una sovracoperta staccabile, che ricopre la copertina cartonata in tinta unita.
Ma, per tornare all'inizio, se i volumi del 1929 sono stati messi in vendita contemporaneamente, come determinare qual è il numero uno? Elementare, Watson! Dai cataloghi della collana che, comparendo in appendice non appena la pubblicazione diventa regolare, assegnano il primo posto a La strana morte del signor Benson.   

Nota su Loris Rambelli

Il suo nome è ben noto a tutti coloro che, a qualunque titolo, si occupano di giallo, e lo sarebbe ancor di più se non fosse per il suo carattere, del tutto estraneo a protagonismo ed ambizioni di carriera. Loris Rambelli ha pubblicato presso Garzanti nel 1979 (arricchendo la tesi di laurea discussa nel 1974) una Storia del giallo italiano "tuttora fondamentale e imprescindibile"  (cfr. Marco Sangiorgi). L'opera, quanto al numero delle pagine contenuta, ma ricchissima quanto alle informazioni, è il frutto di una  ricerca intelligente e minuziosa che sistematizza un materiale eterogeneo fino ad allora rimasto inesplorato. Alla rivalutazione critica del genere giallo, iniziata negli anni Settanta, Loris Rambelli ha partecipato, fra l'altro, con l'intervento a convegni, concorsi letterari e seminari di aggiornamento,  con le consulenze per la biblioteca di Imola e il fondo giallo della biblioteca di Cattolica (cui ha donato anche una ricca collezione) e con svariate iniziative rivolte ai ragazzi. Nei pochi, scelti, volumi che ha pubblicato e nei numerosi articoli le sue informazioni sono sempre di prima mano, i dati esatti e circostanziati, la scrittura è una sintesi di sobrietà ed eleganza.